Vom 3. bis zum 14. August 2022 kamen achtzehn junge Menschen aus Deutschland und Italien zusammen, um am Friedenscamp „Campo della Pace“ 2022 in Sant’Anna di Stazzema und Pruno (Toskana, Italien) teilzunehmen. Hintergrund ist das Massaker von Sant‘Anna di Stazzema vom 12. August 1944, bei dem mehr als 560 Menschen in dem entlegenen Bergdorf auf grausame Weise von Soldaten der Waffen-SS ermordet wurden. In Italien und in Deutschland wurde Jahrzehnte über dieses Massaker geschwiegen, erst nach über 60 Jahren, 2005 bis 2007, wurden in Italien Prozesse gegen verantwortliche ehemalige SS-Angehörige geführt und zehn Täter in Abwesenheit rechtskräftig verurteilt. Daraufhin hätte die Bundesrepublik das Urteil in Deutschland selbst vollstrecken können. Doch die in Italien verurteilten Verantwortlichen blieben unbehelligt, weil sich die Bundesrepublik weigerte das italienische Urteil anzuerkennen und die Stuttgarter Staatsanwaltschaft 2012 eigene Ermittlungen einstellte. Die Mörder wurden nicht zur Verantwortung gezogen. Das deutsche Verbrechen in Sant’Anna blieb ungesühnt.
Das „Campo della Pace“, das 2022 bereits zum sechsten Mal in Folge stattfinden konnte, hat seinen Ursprung in zivilgesellschaftlichen Protesten gegen die Einstellung des Verfahrens in Deutschland. Seit 2017 ermöglicht das vom Auswärtigen Amt und dem Land Baden-Württemberg geförderte binationale Projekt jungen Menschen, Zeitzeuginnen und Zeitzeugen, Überlebende und Angehörige des Massakers zu treffen, mehr über die Geschichte zu erfahren, in verschiedenen Workshops Erlebtes zu reflektieren und sich für ein gemeinsames Miteinander in Gegenwart und Zukunft auszutauschen und einzusetzen. Begleitete Wanderungen auf historischen Pfaden in den Apuanischen Alpen und vertiefende Gruppenarbeiten helfen den jungen Menschen, die italienisch-deutsche Geschichte im Zweiten Weltkrieg aus unterschiedlichen Perspektiven kennenzulernen.
„Das wichtigste im Leben ist Frieden, Frieden, Frieden.“ Diese Botschaft gab der Überlebende des Massakers Mario Marsili den Jugendlichen nach einem Gespräch mit auf dem Weg. Momente wie diese mitzuerleben, Gespräche mit Überlebenden zu führen, machen das Friedenscamp für die Teilnehmenden einzigartig. Trotz all des Schmerzes den Mario Marsili erlitt, setzt er sich bis heute für ein gemeinsames und friedliches Europa ein. So auch die Überlebenden des Massakers Enio Mancini und Siria Pardini, die trotz ihres hohen Alters nicht müde werden, den Teilnehmenden des Friedenscamps ihre Geschichte zu erzählen.
Mai più Sant Anne – Nie wieder Sant‘Annas. Enrico Pieri, der Überlebende, welcher diese Worte prägte und vergangenen Dezember verstarb, wählte den Plural mit Bedacht. Ein Imperativ, welcher angesichts der Gräuel, welche die Menschen im Osten Europas erfahren, nichts von seiner Bedeutung für die Gegenwart verloren hat.
„Mai più Sant Anne“ lautet auch der Titel eines selbst komponierten Liedes, das Teilnehmende des Friedenscamps auf der Gedenkveranstaltung sangen. Die Teilnehmenden trugen Gedichte und Reden zu den offiziellen Gedenkzeremonien des Jahrestags des Massakers am 11. und 12. August bei. Zwei Leinenkunstwerke, welche die individuellen Erfahrungen der Teilnehmenden mit der eigenen Vergangenheit und der Geschichte der Überlebenden Sant‘Annas in Verbindung bringen, wurden ausgestellt. Diese und weitere Beiträge entstanden in Workshops des Friedenscamps. Gedanken machten sich die jungen Menschen auch um die Zukunft der Erinnerung, wenn die Zeitzeuginnen und Zeitzeugen selbst nicht mehr sprechen können. So entstanden in diesem Jahr weitere biografische Interviews und eine Fotodokumentation einer Überlebenden.
Es ist auch den langjährigen Beziehungen, Partner- und Freundschaften vor Ort rund um Sant’Anna zu verdanken, dass das Friedenscamp im Jahr 2022 wieder Menschen aus Italien und Deutschland zusammengebracht hat, die gemeinsam über Vergangenheit, Formen der Erinnerung und Herausforderungen der Erinnerungskultur ins Gespräch kommen konnten und die sich gemeinsam dem Dialog über Gegenwart und die Mitverantwortung für eine gemeinsame europäische und friedliche Zukunft widmen.
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"Campo della Pace" 2022 a Sant'Anna di Stazzema
Dal 3 al 14 agosto 2022, diciotto giovani dalla Germania e dall’Italia si sono incontati a Sant'Anna di Stazzema e Pruno (Toscana, Italia) per partecipare al "Campo della Pace 2022”. Il contesto è il massacro di Sant'Anna di Stazzema del 12 agosto 1944, in cui più di 560 persone furono crudelmente uccise dai soldati delle Waffen SS nel remoto villaggio di montagna. In Italia e in Germania si è mantenuto il silenzio su questo massacro per decenni; solo dopo oltre 60 anni, dal 2005 al 2007, sono stati celebrati in Italia processi contro i responsabili ex membri delle Waffen SS. I responsabili condannati in Italia, tuttavia, sono rimasti incensurati dopo che la Procura di Stoccarda ha chiuso le proprie indagini nel 2012. Il "Campo della Pace", che quest’anno si è potuto svolgere per la sesta volta consecutiva nel 2022, ha origine nelle proteste da parte di iniziative della società civile tedesca contro l'archiviazione del processo in Germania. Dal 2017, grazie a finanziamenti dal Ministero Federale della Germania degli Affari Esteri e dal Land Baden-Württemberg, il Campo della Pace permette ai giovani di incontrare i testimoni e sopravvissuti del massacro, di approfondire la storia, di riflettere in vari workshop e di impegnarsi insieme per il presente e il futuro. Camminate lungo i sentieri storici delle Alpi Apuane e approfondimenti di gruppo aiutano i ragazzi a conoscere la storia italo-tedesca della Seconda Guerra Mondiale da diversi punti di vista.
"La cosa più importante nella vita è la pace, la pace, la pace". Questo è il messaggio che il sopravvissuto alla strage Mario Marsili ha dato ai giovani. Vivere momenti come questi, poter incontrare i sopravvissuti, rende il Campo della Pace unico per i partecipanti. Nonostante il dolore subito, Mario Marsili è ancora impegnato per un'Europa comune e pacifica. Lo stesso vale per i sopravvissuti alla strage Enio Mancini e Siria Pardini che, nonostante l'età avanzata, non si stancano mai di raccontare la loro storia ai ragazzi del Campo della Pace.
Mai più Sant Anne – Mai più Sant'Anna. Enrico Pieri, il superstite che ha coniato queste parole e che è morto lo scorso dicembre, ha scelto il plurale con cura. Un imperativo che, alla luce degli orrori che vivono oggi i popoli oggi nell’ Europa orientale, non ha perso nulla del suo significato per il presente.
"Mai più Sant Anne" è anche il titolo di una canzone composta da partecipanti al Campo della Pace che hanno cantato durante la cerimonia di commemorazione. I partecipanti hanno contribuito con poesie e discorsi alle cerimonie ufficiali di commemorazione dell'anniversario del massacro dell'11 e 12 agosto. Sono state esposte due opere su tela che collegano le esperienze individuali dei partecipanti con il loro passato e la storia dei sopravvissuti di Sant'Anna. Questi e altri contributi sono stati creati nei laboratori del Campo della Pace. I giovani hanno anche riflettuto al futuro della memoria quando i testimoni stessi non potranno più parlare. Quest'anno sono state realizzate altre interviste biografiche e una documentazione fotografica di una superstite.
È anche grazie alle relazioni, ai partenariati e alle amicizie delle persone di Sant'Anna e dai intorni che il Campo della Pace 2022 ha riunito ancora una volta persone provenienti dall'Italia e dalla Germania, che hanno potuto parlare insieme del passato, delle forme e sfide della memoria e che si dedicano ed impegnano al dialogo sul presente e alla corresponsabilità per un futuro comune europeo e di pace.